Primo incontro locale a Messina / Sicilia-Italia

L’incontro transnazionale inaugurale si è svolto a Messina, in Sicilia, il 28 e 29 maggio 2022, e ha riunito una vivace assemblea di organizzazioni partner provenienti da Turchia, Paesi Bassi, Polonia, Italia e Germania. Imperterriti dal caldo sconosciuto, i partecipanti hanno compilato con energia i progressi compiuti fino a quel momento.

L’attenzione principale è stata ancora una volta rivolta alla definizione dei gruppi target per ciascuna organizzazione. È in corso un’indagine sulle esigenze di formazione continua degli adulti per questi gruppi target. L’obiettivo generale è quello di formulare un curriculum per i workshop, successivamente accessibile al gruppo target attraverso una piattaforma di apprendimento online. Un aspetto essenziale di questo compito è quello di dotare gli educatori del gruppo target di strumenti utili attraverso questi corsi.

Il programma di studi è stato elaborato dai nostri partner esperti dell’Università di Istanbul. Ogni Paese partner seleziona tre corsi da questo curriculum, producendo video didattici sia nella lingua nazionale che in inglese. La piattaforma di apprendimento online è stata sviluppata dal nostro partner olandese.

Questa avventura nel regno dei corsi online è un’esperienza relativamente nuova per noi, e c’è molta attesa per ciò che ci aspetta.

Oltre alle sessioni di lavoro, ogni incontro transnazionale include una componente culturale. La Sicilia, con la sua storia ricca e movimentata, è stata un’ottima occasione per approfondire il passato dell’Europa. La bellezza naturale dell’isola, segnata da elementi positivi e difficili come le eruzioni vulcaniche, i terremoti, il calore e il mare, riflette vividamente la resilienza della sua gente. Lo stile di vita siciliano, caratterizzato da calore, coscienza storica, accettazione dell’incertezza e vita semplice, è in contrasto con le norme contemporanee, soprattutto tra gli europei continentali.

La sera, la tradizione siciliana di cenare a tarda notte ci ha permesso di esplorare le coste di Messina e i laghi salati, guidati dal nostro ospitale padrone di casa. L’escursione ci ha portato in un punto in cui, con le mani tese, ci si poteva quasi sentire collegati alla terraferma italiana, un punto di contatto simbolico che evidenzia la vicinanza e la storia comune di queste terre.

Il secondo giorno ci ha trasportato indietro nel tempo, iniziando con un viaggio attraverso stretti tornanti che portano al villaggio di montagna di Castelmola. Il nome del villaggio sarebbe dovuto al fatto che la cima della montagna su cui sorge assomiglia a un dente, anche se i siciliani potrebbero avere una loro interpretazione del nome.

Fondata nell’VIII secolo a.C. dai Sikelern, Castelmola ha subito una serie di sconvolgimenti nel corso della storia. Nel 392 a.C., insieme a Taormina, fu distrutta da Dionisio I ma ricostruita nel 350 a.C.. Successivamente, nel 902, il villaggio subì un’altra distruzione, questa volta per mano degli arabi. Nel corso del Medioevo, Castelmola passò di mano in mano a diverse famiglie nobili (fonte: Wikipedia).

Non scoraggiati dal caldo di mezzogiorno, abbiamo passeggiato per le stradine, esplorando il villaggio e visitando le numerose botteghe degli artisti. Naturalmente, un’esplorazione di questo tipo non sarebbe completa senza un po’ di pizza locale, una deliziosa pausa nel nostro viaggio attraverso la storia.

Successivamente, siamo scesi verso la costa, arrivando all’incantevole Taormina. Le radici della città risalgono alla comunità Sikeler, preesistente alla colonizzazione greca, che si insediò sulle terrazze del Monte Tauro. Nel IV secolo a.C., la città aveva adottato un’identità greca. La città attuale, di fondazione medievale, è sorta dopo che gli arabi hanno raso al suolo la città antica (fonte: Wikipedia).

Le strette vie e le ampie piazze di Taormina sono veri e propri scrigni di ispirazione per il design creativo. Per tutto il pomeriggio abbiamo passeggiato per il centro storico, fermandoci di tanto in tanto per assaporare un caffè freddo o una granita (una specialità siciliana che prevede l’aggiunta di ghiaccio all’acqua e di una brioche), intrattenendo molte conversazioni affascinanti con i nostri partner di progetto.

Al calar della sera, l’Etna, il formidabile vulcano, ci ha fatto un “regalo speciale”, come giustamente descritto dal nostro ospite Aldo. Abbiamo assistito a una luminosa colata lavica che scendeva dalla montagna, precisamente dal lato rivolto verso Taormina. Fortunatamente la città è rimasta intatta, ma lo spettacolo naturale è servito a ricordare i pericoli intrinseci che i residenti nelle vicinanze di un vulcano devono continuamente affrontare.